Nuovo ospedale di Novara iniziata la bonifica dell’area: le novità spiegate alla Confartigianato

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Sono partiti in questi giorni i lavori preliminari di bonifica per il nuovo ospedale di Novara per il quale all’inizio del prossimo anno è previsto il bando di gara. Un investimento da 320mila euro su una superficie totale di 172000 m2 di cui 143mila per l’area ospedaliera, 12mila per l’area direzionale, 1000 commerciale, 500 metri per un asilo oltre a 14600 per l’area universitaria con 711 letti.

Oggi presso la sede di Confartigianato Imprese Piemonte Orientale con la presenza del sindaco Alessandro Canelli, del direttore dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Mario Minola sono stati illustrati gli ultimi dettagli. Un incontro aperto dal presidente di Confartigianato Michele Giovanardi e dal direttore Amleto Impaloni prima dell’intervento di Minola che ha confermato «l’inizio della bonifica tanto che stiamo abbattendo i capannoni militari. Presto avvieremo gli espropri dei terreni nell’area del parco della Battaglia. Il bando di gara è previsto per l’inizio del 2019. Il  nuovo ospedale va nella direzione di non avere p iù comparti separati è fondamentale l’integrazione. Sarà su due livelli divisi per aree. Al primo piano l’area chirurgica non più divisa per discipline e il secondo piano sarà dedicato all’area medica».

Il sindaco Canelli spiega l’importanza della valorizzazione dell’attuale area ma anche di tutto quello che ruota attorno: «Stiamo creando un ambiente urbanistico che accompagna in modo armonico il progetto del nuovo ospedale. Mi riferisco ad esempio al Centro sociale ma anche alle ex Officine grafiche e al Molino Tacchini dove sono previste residenze per studenti e start up innovative, impiantistiche sportive. L’area di quello che sarà il vecchio ospedale diventa inoltre strategica. Una parte andrà considerata a servizio dell’università, una a verde pubblico, residenziale e commerciale oltre alla possibilità di nuovi parcheggi nell’area sotterranea. Il tutto va in sinergia anche con le Caserme. Immaginiamo una strada che collega l’attuale Maggiore alla nuova cittadella amministrativa alle caserme, un’unica strada che lega centro, Università ed ex caserme». Come far ricadere questi progetti sul tessuto imprenditoriale novarese?. Il direttore di Confartigianat ha spiegato che «come associazione ci stiamo organizzando per presentarci ai generali contractor, non entreremo direttamente nel business ma sicuramente a fianco».