Il sindaco Canelli sul nuovo regolamento di Polizia Locale: «Nessun divieto irrazionale»

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Divieto per la vendita di alcol in vetro, bici legate ai pali e punire chi offende il senso del pudore.

Sono i principali tre punti del nuovo regolamento della Polizia Locale che hanno suscitato clamore mediatico anche a livello Nazionale.

Il sindaco Alessandro Canelli ha così spiegato il senso dei tre articoli contestati dalle persone e dalle associazioni di categoria sulla propria pagina Facebook. «L’articolo 11, quello che si riferisce al senso del pudore ha come obiettivo quello di rendere l’ambiente, i comportamenti e il modo di relazionarsi in luogo pubblico ponendosi in maniera decorosa, questo è il senso, un concetto fortemente dinamico. Quello che non è vero è che non si potrà girare a Novara in abiti succinti, penso a minigonne o short, si tratta di un fraintendimento giornalistico. E’ una norma di carattere generale che esiste tutti i regolamenti d’Italia. E’ chiari che si rivolge a casi limite, come ad esempio a chi si va in giro nudo, come già successo in via Marconi, chi si lava nella fontana del parco dei Bambini».

«Per quanto concerne le biciclette,  il divieto di legarle ai ai pali o all’arredamento urbano ha una sua filosofia. Sappiamo della carenza degli stalli di bici però, purtroppo, ci sono situazioni in cui c’è una scarsa attenzione da parte dei ciclisti quando si va ad ostruire il passaggi a carrozzine o disabili. Ci sono arrivate tante proteste che si sono lamentate che non c’era una regolamentazione per questo. Poi il compito dell’amministrazione è quello di dotare sempre più stalli e lo stiamo facendo. Ne abbiamo acquistati alcuni e sono stati posizionati in stazione, altri saranno messi in altri luoghi, anche in periferia. Questa norma dà un indirizzo. E’ corretto stare attenti alle esigenze degli altri cittadini che devono percorrere il marciapiede o la strada. Ovviamente si userà il buon senso. Se le bici saranno legate ad un palo in una zona priva di rastrelliere e che non dà fastidio non sarà applica la sanzione».

«Il terzo divieto riguarda la vendita di vetro. C’è stato anche un incontro con le associazioni. Esiste già un’ordinanza da due anni che dice queste cose rivolte al periodo estivo e non ha stravolto la vita delle persone. C’era chi abusava di alcol in tardi orari serali, poi sono successe risse che ci hanno preoccupato. La finalità è quella di regolamentare le situazioni che derivano da proteste di cittadini. Sono capitati assembramenti di persone ad esempio nei locali vicino alla stazione dove poi sono avvenuti litigi perché ubriachi e sono state spaccate bottiglie di vetro per terra. L’amministrazione deve intervenire perché ovviamente non vuole che accadano certe cose. Norme specifiche consentono di intervenire ai vigili in maniera più efficace. Il senso delle norme è quello di andare nella direzione di rendere la città più decorosa per contenere comportamenti sopra le righe che offendono la sensibilità e creano disturbo e portano situazioni indecorose a 360 gradi. Ribadisco che non c’è scritto da nessuna parte che è vietato portare abiti succinti».

«Avevamo un regolamento datatissimo e sono state portate tante novità importanti tra cui, ad esempio quello di una importante collaborazione con le associazioni per il recupero delle prostitute affinché le ragazze siano tolte dalla strada, o ancora degli accordi per la giustizia riparativa».