Nei giorni scorsi si è svolto a Romagnano Sesia il primo incontro proposto dall’équipe della Caritas di unità pastorale per presentare gli aspetti e le questioni relativi alla firma dell’Otto per mille in una serata dedicata al “Sovvenire” alle necessità della Chiesa. Una nutrita assemblea di romagnanesi ha ascoltato Federico Diotti, operatore della Caritas diocesana che ha illustrato le opere che dipendono dai fondi raccolti. L’8xmille è la quota di imposta sui redditi IRPEF che lo Stato Italiano distribuisce in base alle scelte di destinazione effettuate dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi: la ripartizione dei fondi tra i vari soggetti beneficiari, tra cui la Chiesa Cattolica, avviene in proporzione alle scelte espresse e comunque in mancanza di firma la quota viene comunque attribuita sempre in maniera proporzionale alle scelte espresse. Negli ultimi anni si è registrato un calo delle firme, sia a favore delle comunità religiose rinosciute in Italia sia a favore dello Stato: come spiegato la scorsa settimana, il 55% degli italiani non esercita questo diritto di scelta che conferisce alle comunità religiose e allo Stato la possibilità di finanziare molte opere sociali e umanitarie. La Chiesa cattolica destina i fondi ricevuti alle esigenze di culto e pastorale ( costruzione e restauro delle chiese, attività di pastorale,…); al sostentamento dei sacerdoti; ai progetti di carità. Diotti ha sottolineato l’importanza della trasparenza, indicando le modalità attraverso le quali si può sapere che uso si fa delle proprie offerte, perché si sappia quanto di bene e di bello si può fare con un piccolo gesto. E, per aggiornarci sull’impegno internazionale della Caritas, la Conferenza episcopale italiana ha attivato diversi siti e blog sui quali vengono costantemente raccontati i progetti anche all’estero finanziati con le firme dei cattolici italiani (si veda ad esempio www.inunaltromondo.it). Sul nostro territorio, la Caritas vuole lavorare con le realtà presenti lavorando sui bisogni più urgenti dando la possibilità di intervenire al più presto: ad esempio nel 2018 la Caritas parrocchiale ha promosso i “Abbatto la bolletta”(raccontato sull’ultimo numero del giornale) e “Accendi la carità”, per sostenere le famiglie in difficoltà dei nostri paesi, con più di 21.000 euro. Dopo l’intervento di Federico e un breve filmato prodotto dalla Caritas nazionale, Paolo Arienta, rappresentante del Caep ( consiglio per gli affari economici parrocchiali ), ha illustrato il Rendiconto Finanziario dell’anno 2017 della Parrocchia di Romagnano. Dopo aver spiegato come la parrocchia si rapporta con tutto ciò che riguarda l’economia e i beni mobili e immobili posseduti, è stato sottolineato che obiettivo della Parrocchia non è conseguire un “reddito” ma raccogliere risorse finanziarie per realizzare i propri fini, vale a dire “ordinare il culto, provvedere ad un onesto sostentamento del clero, esercitare opere di apostolato sacro e di carità, specialmente al servizio dei poveri”. Relativamente alla “gestione ordinaria”, per quanto riguarda le entrate si è evidenziato come la quota più significativa derivi dalle offerte per attività di culto (questue durante le celebrazioni, candele votive, amministrazione sacramenti): altre entrate derivano da raccolte fondi effettuate in altre occasioni ( festa dell’Epifania, anniversari di nozze, ecc….) oppure da affitti di immobili parrocchiali. Le uscite principali si riferiscono alle spese di conduzione immobili (manutenzione ordinaria, utenze ecc.). Per quanto concerne la “gestione straordinaria”, cioè la gestione “non ricorrente” dell’attività, nel corso del 2017 sono state sostenute spese relative ad interventi strutturali sugli immobili di proprietà. In ogni caso la parrocchia gode di buona salute, ed è equilibrata a livello finanziario e patrimoniale. Il prossimo incontro si terrà venerdì 23 novembre alle 21 all’oratorio di Grignasco. Don Antonio Oldani