[bsa_pro_ad_space id=2]
Novità per la Cartiera di Momo, la cui situazione tiene banco dalla scorsa primavera. Nella Conferenza dei servizi di alcuni giorni fa e nel tavolo tecnico di lunedì c’è stato l’okay al progetto del nuovo depuratore. I lavori dovrebbero concludersi entro novembre. Seguirà, entro la fine dell’anno, il relativo collaudo.
Il punto della situazione mercoledì a Palazzo Natta. «Provincia e Comune hanno lavorato in questi mesi insieme per trovare una soluzione – ha riferito il vicepresidente dell’Ente e consigliere con delega all’Ambiente, Giuseppe Cremona – Una soluzione che fosse definitiva sia dal punto di vista ambientale sia da quello occupazionale. Parere favorevole è giunto sia dalla conferenza dei servizi sia dal tavolo tecnico. L’autorizzazione sarà formalizzata giovedì (il 13 settembre, ndr) con una determina dirigenziale. Da giovedì quindi la Cartiera avrà l’avallo per riprendere l’attività con limitazioni temporali».
La vicenda era emersa a maggio. «Una volta che l’impianto sarà concluso – ha aggiunto Cremona – seguirà il collaudo e successivamente l’entrata graduale in funzione del nuovo depuratore, sino poi al suo pieno regime».
Il sindaco di Momo, Michela Leoni: «ci eravamo lasciati a maggio, dicendo che non avremmo mollato e avremmo risolto la situazione. Da parte mia dovevo tutelare la salute dei momesi e una realtà presente sul territorio dal 1963 e che dà lavoro a molti residenti. Una bella battaglia, vissuta sul campo. Non abbiamo tralasciato nulla».
In estate si era registrato il problema delle emissioni maleodoranti. «La Cartiera è chiusa da Ferragosto. La produzione è stata bloccata per concentrarsi sullo svuotamento delle vasche e l’immissione di ossigeno, operazioni volte all’eliminazione degli odori. Per questa ragione è stata attivata la cassa integrazione, che spero termini il prima possibile». In questo momento, l’azienda, che ogni anno produce 85mila tonnellate di carta, può continuare a lavorare, come ha spiegato Cremona, «a ciclo chiuso». Al momento la Cartiera genera un volume di reflui notevole, circa 80 metri cubi l’ora, che, con il nuovo impianto, saranno depurati e finiranno nell’Agogna. «Faremo – ha concluso Cremona – controlli continui e dettagliati».