Novità in arrivo al Coccia, con l’ingresso del nuovo direttore del teatro Coccia, Corinne Baroni; la stagione non si apre con la lirica ma con “Fuori di Coccia”, il primo festival musicale dedicato a Carlo Coccia e ai Maestri di Cappella. L’ideatore è Matteo Beltrami, direttore musicale del teatro, che in estate ha lavorato in stretta sinergia con le maggiori istituzioni musicali novaresi per portare a termine un progetto del tutto innovativo a livello nazionale nel foyer del teatro per presentare “Fuori di Coccia”, il minifestival che alza il sipario sulla nuova stagione teatrale.
Il titolo del festival è un programma: «’Fuori di Coccia’, perché porteremo la musica anche fuori dal teatro», ha precisato Beltrami.
E proprio da “Fuori Coccia” si parte questo sabato 15 alla Falegnameria sociale Fadabrav in via Falcone 9 (nel corso della patronale di S. Agabio) con una serata in anteprima con la Cappella musicale e il coro del Duomo: «Tra gli oltre 6 mila spartiti che conserviamo in archivio – ha spiegato Paolo Monticelli, direttore della Cappella – abbiamo scelto i Vespri di Pietro Generali. Mentre curavo la trascrizione del manoscritto pensavo ai testi salmici che mi hanno richiamato alla mente Re Davide che danzava davanti alla tenda mentre li recitava. La suggestione diventerà realtà, grazie alla partecipazione del ballerino Giuliano de Luca». Le voci soliste sono quelle del soprano Leonora Tess e del baritono Daniele Piscopo, del tenore Riccardo Benlodi e del mezzosoprano Sofia Janelidze. Dirige il maestro Paolo Monticelli. Replica il 21 settembre alle 18 nel chiostro della Canonica e alle 21 nel cortile del museo di storia naturale Faraggiana. Ingresso 5 euro.
Il festival si aprirà quindi ufficialmente il 17 settembre, nel salone della Prefettura a palazzo Natta, con l’ensemble barocco dell’ISSM conservatorio Cantelli: in apertura la Sinfonia n.1 in do magg. di Stradella e “Su le sponde del Tebro” di Scarlatti, quindi la Sonata op. 5 n. 2 di Mazzaferrata; nella seconda parte, la l’ultima delle Sonate da camera a tre op. 2 dalla celebre “Ciaccona” di Corelli, luna Sonata di Muffat e la cantata “Qual giocondo mormorio” di Melani. L’ensemble barocco è composto da Maria Pahlam (soprano), Gabriele Cassone (tromba), Olivia Centurioni e Vittoria Panato (violino), Gaetano Nasillo (violoncello), Evangelina Mascardi (tiorba) e Fabio Bonizzoni (clavicembalo). L’ingresso è gratuito.
Venerdì 21 alle 18 nel quadriportico della Canonica e al museo Faraggiana, come sopra detto, replica dei Vespri per soli, coro e organo di Pietro Generali. Neli giorni dal 18 al 22 settembre inoltre nel foyer del Coccia, i giovani della Scuola del Teatro musicale organizzano un flashmob a sorpresa che coinvolgerà chi si reca a teatro anche solo per comprare i biglietti.
La chiusura è il 23 settembre al Coccia con “Who’s Carlo Coccia?” e l’orchestra Carlo Coccia con quella del conservatorio, dirette da Gianna Fratta, che proporranno due composizioni di Carlo Coccia (Sinfonia in mi magg. e Sinfonia in sol magg), i cui spartiti sono conservati all’istituto Brera inframmezzate da composizioni di Haydn (“March for the Royal Society of Musicians”), Lauro Rossi (Sinfonia in sol magg) e Gioachino Rossini (Sinfonia di Bologna). Contributi dal vivo del critico e storico musicale Alessandro Mormile.
Ingresso da 15 a 30 euro.