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Missione in Bosnia per Mamre e altri volontari di Borgomanero: in aiuto ai migranti che vivono a Bihac

Partiranno mercoledì 12 settembre e torneranno a Borgomanero venerdì 14. Loro meta la Bosnia, e in particolare la città di Bihac, dove vivono, in condizioni estremamente precarie, quattromila migranti provenienti da Nord Africa, Medio Oriente e Asia, molti in fuga dai talebani (nella foto qui sotto un momento di un viaggio di solidarietà in Bosnia durante la guerra nell’ex Jugoslavia).

Questa città situata sul fiume Una sarà raggiunta dal presidente di Mamre e responsabile della casa di accoglienza per donne in difficoltà “Piccolo Bartolomeo” Mario Metti, dall’ex presidente del Consorzio socio-assistenza di Borgomanero e referente dell’associazione “Il giardino delle rose blu” Sergio Vercelli, dall’imprenditore Piergiorgio Fornara, da sempre impegnato nel campo della solidarietà, e da Mauro Clerici, volontario alla casa per uomini senza dimora “Don Primo Mazzolari” di Briga. «Porteremo – racconta lo stesso Metti – qualche aiuto per queste persone. Tra le principali necessità indumenti intimi e calze di varie taglie per uomini che rappresentano all’incirca il settanta per cento di coloro che si trovano in questo campo. Ma sono altrettanto importanti coperte e sacchi a pelo in quanto la stagione invernale, ormai vicina, in quella zona è sempre particolarmente rigida. Ma oltre a questo primo gesto concreto, vogliamo conoscere questa realtà in modo da poter organizzare, nei mesi a venire, altri interventi». Chi ne ha la possibilità, può sostenere questo progetto portando questi indumenti, le coperte e i sacchi a pelo a casa “Piccolo Bartolomeo”.

Bihac, oltre sessantamila abitanti nella parte nordoccidentale del paese, è stata a lungo sotto assedio negli anni della guerra combattuta nella ex Jugoslavia. I profughi sono in gran parte confinati in un edificio in periferia, vicino all’Accademia islamica pedagogica e a un campo da calcio. Questi cinque piani, con appena sei bagni e con i solai malmessi, tanto che quando piove entra l’acqua, dovevano inizialmente diventare un dormitorio per studenti. Il sogno dei migranti è arrivare in Croazia e poi in Germania. Ma ogni tentativo di proseguire il loro cammino verso il Nord Europa è fermato, come ha riferito recentemente il settimanale L’Espresso, dai soldati di Zagabria.

Monica Curino: