Negli scorsi giorni, operazione “Lago Pulito” da parte delle Forze dell’ordine nel Cusio, con controlli sulle attività di pulitura metalli. Ben due impianti sono stati sequestrati.
Il Gruppo Carabinieri Forestale, congiuntamente alla Compagnia di Arona e Arpa, ha operato una vasta campagna di controlli finalizzata alla prevenzione e repressione degli scarichi illeciti nel Lago d’Orta. L’attività è stata espletata con l’impiego di tre pattuglie di Carabinieri Forestali, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Alzo di Pella e di quattro tecnici Arpa Novara.
Sono state sottoposte a controllo otto ditte, tutte localizzate nel comune di S. Maurizio d’Opaglio. Per due ditte è scattato il sequestro preventivo d’iniziativa in conseguenza alle gravi violazioni penali riscontrate. Entrambi i sequestri sono stati convalidati dal G.I.P. di Novara nella giornata di lunedì 30 luglio.
In un primo caso, un’azienda risultava priva di autorizzazione ambientale. La gestione dei rifiuti e delle immissioni in atmosfera era esercitata in maniera non autorizzata. Inoltre, spiega una nota stampa, mancavano i registri dei rifiuti e documentazione di tracciabilità. Non era, così, possibile ricostruire e tracciare compiutamente il ciclo di smaltimento di rifiuti degli ultimi tre anni di attività dell’azienda.
In un secondo caso il sequestro è scattato per l’accertamento di gravi violazioni di smaltimento illecito di rifiuti da attività di pulitura metalli. All’interno dell’azienda erano riscontrate forme rilevanti di dispersione di inquinanti in ambiente. È anche stato contestato il reato di scarico abusivo, essendo stata rilevata la presenza di scarichi produttivi non autorizzati. Ulteriori accertamenti verranno svolti per quantificare e qualificare l’inquinamento prodotto. L’azione di controllo è stata sviluppata in conseguenza ai reiterati scarichi illeciti accertati negli ultimi mesi nel Lago d’Orta, proprio nell’area costiera di S. Maurizio d’Opaglio. Tale intervento, pertanto, è stato predisposto proprio allo scopo di prevenire forme di gestione illegale dei rifiuti che, in ultima istanza, finiscono per compromettere l’integrità ambientale. Nel corso dell’anno sono già quattro le denunce contro aziende preposte alle attività di pulitura metalli segnalate all’autorità giudiziaria per violazioni ambientali. Sedici sono stati i controlli complessivamente effettuati.
È, infine, importante sottolineare, rilevano le Forze dell’ordine, che il mancato rispetto della normativa ambientale vigente produce, oltre ai gravi danni ambientali, anche una forma di concorrenza sleale nei confronti delle aziende che, invece, vi assolvono pienamente. Anche nei controlli dei giorni passati è chiaramente emerso che, la maggior parte degli imprenditori, operano con attenzione e rispetto delle regole.
L’azione di monitoraggio e controllo verrà mantenuta costante e continua. L’alto novarese, e la zona dei laghi in particolare, è un’area di alto valore ambientale. “La sua protezione ha carattere prioritario al fine di assicurare la salvaguardia della salute pubblica e dell’integrità del patrimonio naturalistico. L’obiettivo finale è quello di sradicare, in maniera definitiva e totale, ogni forma di smaltimento illegale di rifiuti nel Lago d’Orta”.