Fra ottobre e novembre (la data esatta verrà precisata nelle prossime settimane), i cittadini gatticesi e verunesi saranno chiamati a esprimersi su un referendum da quesito molto chiaro: «Volete l’istituzione di un nuovo comune Gattico-Veruno mediante la fusione dei comuni di Gattico e Veruno?». La risposta potrà essere “sì” per la fusione “no” per il mantenimento della situazione attuale, evitando così la confusione che viene generata con i referendum abrogativi di una legge (sì per essere contro, no per essere a favore).
L’annuncio è stato fatto il mattino di sabato 28 luglio da Andrea Zonca, sindaco di Gattico alla presenza di Gualtiero Pastore, sindaco di Veruno, di altri rappresentanti delle due amministrazioni comunali ed anche di Gian Battista Gallotti, consigliere comunale di opposizione a Veruno (il consiglio comunale di Gattico non ha opposizione).
Zonca ha spiegato che la fusione è dettata dal futuro amministrativo del territorio: «I nostri due centri sono già uniti nella gestione di molti servizi e la fusione ci darà l’opportunità di svolgerli meglio e con meno risorse. Gli organi istituzionali nazionali e regionali favoriscono le fusioni il cui scopo è di rendere più efficace e meno costosa la “macchina Italia”».
Ha aggiunto che la fusione è già passata al vaglio della Provincia e della Regione, sulla quale gravitano i costi del referendum
Andrea Zonca ha continuato: «Ora la parola spetta ai cittadini. Faremo tre incontri pubblici, giovedì 13, 20 e 27 settembre. Poi passeremo al referendum del cui risultati terremo contro in modo prioritario anche se sarà solo consultivo. Invitiamo sin d’oro tutti a partecipare perché chi non vota accetta la decisione degli altri che scelgono anche per chi rinuncia al suo diritto».
Gualtiero Pastore ha aggiunto che «Territorialmente i nostri comuni già uniti: fra l’ultima casa di Veruno e la prima di Gattico ci saranno 500 metri. E molti servizi sono già svolti insieme, in modo soddisfacente».
La fusione è un fatto amministrativo che guarda al futuro: «Attualmente i nostri comuni godono di un’ottima situazione finanziaria, ma nel futuro sarà sempre più difficile mantenerla tale. Ci sono poi servizi come i trasporti che vanno incrementati con nuovi risorse che solo la fusione potrà dare».
Fra gli altri aspetti, maggiori risorse, calcolati in 4 milioni 700 mila euro, sono prospettate per i prossimi dieci anni.
Rimane la questione culturale: «Le nostre identità non cambiano – ha detto Andrea Zonca -. Già oggi uno si sente gatticese, maggiate, revislatese o verunese a seconda dei casi e continuerà ad essere così».
Il futuro comune si chiamerà Gattico – Veruno.