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Nuovo percorso multisensoriale al Museo Faraggiana di Novara: sabato 7 l’inaugurazione

Esperienza tattile, olfattiva e sonora attraverso un percorso multisensoriale che consenta la fruibilità anche ad un pubblico con difficoltà sensoriale. Sono i contenuti ampliati al Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi di Novara che inaugurerà il nuovo allestimento multisensoriale sabato 7 luglio alle 17. Un progetto ideato e realizzato dall’associazione RI-NASCITA e sostenuto dalla Fondazione Comunità Novarese Onlus grazie al Fondo dott. Giovanni Pagani e dall’intervento di Associazioni Industriali Igor srl, Fondazione De Agostini, Ponti Spa e Unione Ciechi di Novara.

Il percorso oltre al tradizionale allestimento, offre ora alcune esperienze accessibili anche a persone non vedenti, ipovedenti e non udenti secondo i principi della “Progettazione Universale”. All’ingresso di ogni sala è posta una targa che riporta il nome in braille e il codice QR e NFC di attivazione per smartphone che fornisce una guida audio e video in LIS.

Nella prima sala vi è una videoproiezione che introduce al tema della scoperta e della conoscenza dei tempi museali. Nella seconda sala si può iniziare l’esperienza tattile con i tre mappamondi e la mappa dedicata al distacco dei continenti oltre ad una consolle bio acustica che permette di sentire la vibrazione e ascoltare il suono prodotto dalla natura.

«E’ stato definito il Museo dei sensi, ovviamente non c’è immagine più appropriata – ha detto l’assessore alla Cultura Emilio Iodice -. Voglio ringraziare l’associazione RI-NASCITA e tutti coloro che hanno collaborato per l’iniziativa, il Museo è un patrimonio preziosissimo da valorizzare ulteriormente. Il nuovo percorso è estremamente importante perché sollecita i diversi sensi con un approccio emozionale».
«E’ un progetto immaginato due anni fa in occasione di un incontro che abbiamo avuto con il mondo dei non vedenti – ha sottolineato Delia Leuzzi di RI-NASCITA -. Si è intuito come gli organi di senso non abbiamo un significato così univoco, ci sono tantissimi studi su come avviene la percezione. Un luogo di cultura vissuto come esperienza di emozioni passa attraverso l’utilizzo di tutti i sensi. Il percorso in autonomia ci permette di migliorare il ricordo e ci permette di portare a casa qualcosa in più, è stato un lavoro di squadra».
«Rendere la cultura accessibile e fruibile da parte tutti è la sfida di questo progetto – ha commentato il presidente della Fondazione Comunità Novarese Cesare Ponti -. Un progetto fondamentale sia dal punto di vista culturale che emotivo».
«E’ una grande emozione per noi per una collaborazione sinergica che ha portato ad uno straordinario risultato – hanno detto Pasquale Gallo e Stefano Pirilli dell’Unione ciechi di Novara -. Si è reso accessibile a tutti il patrimonio, per noi è importante avere l’autonomia per visitare il museo ed è un’opportunità che dovrà essere replicata anche in altre realtà.
In questo modo l’accesso al Museo si trasforma da visita a viaggio. Permette anche a chi non vede di conoscere come è fatto un animale, un veicolo di conoscenza ed esperienza immenso».
Marco Cito: