Giornata di festa a Novara per la classe della scuola di lingua albanese con la consegna degli attestati di partecipazione ai ragazzi che seguiti con grande attenzione dalle insegnanti e dalla coordinatrice si sono ritrovati in corso Cavallotti dove ogni sabato mattina dal mese di febbraio hanno potuto imparare le nozioni della lingua.
“E’ stato il primo anno di un progetto molto importante per noi – ci ha spiegato Enea Canaj, presidente dell’associazione Ura che ha tra i propri obiettivi di essere “ponte” per consolidare i legami tra cittadini italiani e albanesi -. Voglio ringraziare tutti coloro che in modo volontario hanno preso parte alla scuola che va ad aggiungere un valore ulteriore alla città e soprattutto valorizza la cultura nel segno dell’integrazione multiculturale. Voglio ricordare che la lingua italiana difende e promuove la lingua albanese”.
La scuola albanese di Novara è una delle 35 presenti in Italia e ha visto la partecipazione di tredici ragazzi nati in Italia: “A partire da settembre l’obiettivo è quello di avere due classi – ha detto ancora Canaj -, sarà il secondo step che in cinque anni vuole portare ad avere cinque gruppi”.
“Siamo molto contente del lavoro svolto – spiegano la coordinatrice Blerina Lika e le insegnanti Marsela Vreko Dashi ed Eraz Ahmetaj -. In questi primi mesi abbiamo insegnato principalmente alcune parole tra cui le espressioni giornaliere e i sentimenti. Dal prossimo anno scolastico inizieremo con la grammatica e questo servirà per imparare ad esprimersi ancora più correttamente”.
Presente alla giornata anche Arjeta Sema che si occupa di insegnare in modo gratuito la lingua albanese, che ricordiamo è la più antica d’Europa, nella vicina Mortara insieme a Shpresa Ndreu.