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A Borgosesia l’arte contemporanea entra nella scuola professionale

Come raccontare l’arte contemporanea agli studenti? Come portare il museo a scuola? Come coniugare arte e lingua inglese? L’ha fatto all’Ipsia “Magni” di Borgosesia la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino che, nell’ambito del Progetto Diderot, ha provato a rispondere a questi interrogativi attraverso un percorso che utilizza l’e-learning e il laboratorio a scuola come efficaci strumenti educativi.

L’iniziativa, cui l’istituto si è candidato e per la quale è stato selezionato, ha coinvolto le cinque classi del corso Moda, dalla prima alla quinta, per un totale di circa 60 alunni. Un volontario della Fondazione ha incontrato per due volte – tra gennaio e aprile – i ragazzi, divisi in gruppi, proponendo un ciclo di video-lezioni in inglese durante il quale è stato possibile conoscere alcune delle maggiori e più diverse espressioni dell’arte contemporanea. Gli incontri si sono svolti in modo interattivo così da condurre per mano nella lettura, talvolta complessa, delle opere e stimolare una riflessione critica sulle motivazioni che hanno spinto gli artisti nelle loro scelte.

Il progetto si è concluso con una visita il 23 aprile, alla Fondazione torinese, durante la quale i ragazzi hanno potuto ammirare da vicino alcuni lavori e hanno partecipato in prima persona a un laboratorio creativo per mettere in pratica alcune delle idee incontrate lungo il percorso.

L’uscita, che ha coinvolto anche gli studenti di quinta degli altri due indirizzi (Meccanici ed Elettrici), è stata occasione per visitare nel pomeriggio la mostra a fumetti sugli 80 anni delle leggi razziali, al museo del carcere Le Nuove con una annessa illustrazione da parte della guida delle disumane condizioni di detenzione degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.

Paolo Usellini: