Andrea Arrigoni, in arte Drew, ha lanciato il suo ultimo singolo Guardaci negli occhi che ha già raggiunto quasi 10 mila visualizzazioni su Youtube.
La canzone tocca tematiche sociali e in qualche modo è la risposta che Andrea, 27 anni, dà a tutte le minacce che gli sono arrivate nei mesi scorsi: «Nel mio pezzo Dissing Trap facevo notare cosa non va nel rap (e nei rapper) di oggi. In mezzo ai complimenti, c’erano molti commenti negativi e minacce proprio perché stavo andando a toccare quelli che erano gli idoli dei ragazzini che ascoltano questo genere. Guardaci negli occhi nasce in risposta alla società malata in cui ci troviamo, dove tutti sono bravi a parlare, ma solo da dietro una tastiera».
Da questo deriva l’emblematico titolo Guardaci negli occhi: è una call-to-action diretta a coloro che si nascondono dietro a un computer insultando e minacciando senza pensare alle conseguenze, perché in questa società fatta di schermi solo guardandosi negli occhi si può capire veramente cosa può provare un giovane.
Leoni da tastiera e cyberbullismo sono un filo conduttore nella produzione musicale di Andrea, e su questo argomento a lui caro ha anche sviluppato la sua tesi di laurea: «È sempre stata una tematica molto importante per me, per questo la ripendo – in modi diversi – nelle mie canzoni. E dopo Dissing Trap l’ho provato io stesso sulla mia pelle leggendo minacce e commenti davvero pesanti. I cantanti che io ho ‘denunciato’ nei miei pezzi influenzano in modo negativo i ragazzi e in qualche modo li plasmano e li spingono all’odio e alla violenza. Al giorno d’oggi piace questo: lo scontro, l’odio, la violenza, la diseducazione. Le persone cercano di annientarti e spingerti anche a comportamenti autolesionisti e, credendo di essere in qualche modo protetti dallo schermo di un computer, non si rendono conto del dolore che provocano, soprattutto ai più giovani e ai più sensibili». Andrea che lavora come educatore in una scuola superiore, è convinto che a cambiare debbano essere in primis i punti di riferimento dei ragazzini, quindi i cantanti stessi. «È vero che dal 29 Maggio 2017 è entrata in vigore la legge contro il bullismo (Legge 29 n. 71 – Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo ndr) non è ancora abbastanza. È giustissimo tutelare i minori e informarli su quali possono essere i rischi, ma bisogna educarli fin da subito ad un uso coscienzioso della tecnologia».
Il video di guardaci negli occhi è stato interamente girato interamente ad Arona a inizio aprile da Luca Bellossi e Roberto Sioli, che si è occupato del montaggio. Si intravedono scorci della città a tempo di rap: le vie del corso, piazza San Graziano e piazzale Aldo Moro. «La cosa bella di questo video – racconta il cantante – è che sono riuscito a coinvolgere moltissime persone della nostra zona, tutte diverse tra di loro, e questo è stato molto apprezzato dal mio pubblico. Arona è la mia città, ed è la città che ho intenzione di promuovere al massimo. Ma allo stesso tempo spero che la città mi possa aiutare ad emergere e ad andare fuori dalla provincia con la mia musica».
Miriam Tagini