In 10 anni di apertura dell’ambulatorio per il gioco d’azzardo patologico (Gap), struttura del dipartimento delle dipendenze dell’Asl Novara, il numero di giovani ludopatici (tra i 16-17 e i 25 anni) è raddoppiata. Si è passati da una percentuale che non superava l’1 e si è giunti al 2,5% dei casi trattati dall’ambulatorio, 428 persone prese in carico. Un dato che spinge a intervenire con progetti di contrasto. Nasce così, lanciato dalla Provincia, un’iniziativa rivolta alle scuole superiori. In questi giorni è partito un percorso di formazione per i ragazzi di quarta dell’Ipsia Bellini e del Fauser (10 studenti coinvolti nella prima scuola, 18 nella seconda) e ai loro docenti. Il progetto, presentato giovedì, è possibile grazie al sostegno della Fondazione Comunità del Novarese e a una rete di associazioni ed enti pubblici che comprende l’Asl, il Comune e diverse associazioni attente al tema della legalità.
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