Omicidio del maneggio, condanna a 30 anni per E.F.C., lo stalliere rumeno di 34 anni che, nella notte del 7 ottobre di due anni fa, stando alle accuse contestate, ha ucciso la convivente ucraina di 35 anni a Ghemme. Il delitto si era registrato poco prima delle due nella dependance del maneggio “Equi 2000” di via per Carpignano, dove l’uomo, in quel periodo, lavorava in prova e dove era ospitato da qualche tempo con la compagna.
Il 34enne, assistito dal suo legale, l’avvocato Fabrizio Cardinali, nelle scorse udienze ha scelto e confermato di essere processato con rito abbreviato. Nella giornata di oggi, poco dopo le 15, la sentenza. Il pm Ciro Caramore, titolare dell’inchiesta e che aveva interrogato l’uomo proprio nei momenti successivi al delitto, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto l’ergastolo, contestando al 34enne l’omicidio volontario aggravato dai maltrattamenti in famiglia. Il difensore ha invece contestato sin dall’inizio l’ipotesi dei maltrattamenti, sostenendo come la sera del delitto tra i due ci fosse stato un litigio; lite nella quale il suo assistito era stato graffiato al viso dalla compagna. Il legale attenderà le motivazioni e probabilmente ricorrerà in appello.