Riduzione percentuale dell’Imu dal 10,6 al 10, riduzione d’imposta del 25 per cento per i proprietari, costi di affitto ridotti per gli inquilini. Sono i vantaggi che possono avere coloro che sottoscrivono il contratto d’affitto attenendosi alle linee concordate dai rappresentanti di proprietari e di inquilini.
Il 29 marzo è infatti stato siglato da diversi soggetti l’accordo territoriale sui contratti d’affitto agevolati.
«L’iniziativa – spiega l’assessore alle Risorse finanziarie Silvana Moscatelli – è legata all’approvazione da parte del Consiglio comunale, riunito il 27 marzo, della delibera con la quale, per il 2018, è stata modificata la precedente delibera consiliare del 2016 sull’approvazione di aliquote e detrazioni imposta municipale propria (Imu) e delle aliquote tributo servizi indivisibili (Tasi). L’accordo è stato sostenuto dal Comune di Novara e sottoscritta dale associazioni dei proprietari di immobili Ape-Confedilizia, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, Asppi e Appc, i sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat, l’Università del Piemonte orientale e l’Ente regionale per il diritto allo studio universitario. Limitatamente ai contratti per studenti universitari, l’accordo vale anche per i Comuni di Caltignaga, Cameri, Casalino, Galliate, Garbagna, Granozzo con Monticello, Nibbiola, Romentino, San Pietro Mosezzo e Trecate. Va premesso che l’approvazione della delibera consiliare si rendeva necessaria per arrivare alla riduzione percentuale dell’Imu dal 10,6 al 10 per i proprietari che accettano di sottoscrivere il contratto d’affitto attenendosi alle linee concordate dai rappresentanti di proprietari e di inquilini. Sulla base di quanto previsto dalla legge l’accordo ha inoltre introdotto il concetto di “asseverazione” tra i soggetti che devono vigilare sull’applicazione dei canoni previsti per le diverse zone della città e sulla base delle caratteristiche delle abitazioni da affittare, con la definizione delle esatte competenze delle parti per quanto riguarda le spese. Pensiamo che questa iniziativa abbia un’importante valenza sul piano sociale, in quanto da una parte sollecita e cerca di agevolare, all’interno di un mercato piuttosto immobile, l’incontro tra la domanda e l’offerta, dall’altra rende possibile la stipula di contratti che portano vantaggi per ambo le parti: gli inquilini – conclude l’assessore – possono infatti avvalersi di prezzi d’affitto inferiori a quelli del libero mercato, mentre i proprietari, oltre ad avere una riduzione dell’Imu, possono ottenere un sconto del 25 per cento sull’imposta dovuta per il reddito».