Grande impresa per la Igor Volley che supera 3 a 2 in rimonta il Galatasaray nella gara d’andata dei Playoff di Champions League. Le azzurre, dopo aver vinto il primo set con autorevolezza, si sono ritrovate sotto 2-1 contro le padrone di casa orfane di Kosheleva (uscita per un infortunio al ginocchio) ma hanno poi compiuto una spettacolare rimonta conquistando, così, un pesantissimo successo. Risultato che permetterà alle azzurre di ottenere il passaggio del turno in caso di vittoria anche nel match casalingo del prossimo 5 aprile con qualsiasi risultato; diversamente, alle turche servirebbe una vittoria per 0-3 o 1-3 per ribaltare il risultato mentre con il risultato di 2-3 si disputerebbe un golden set di spareggio.
Galatasaray in campo con Alikaya al palleggio e Demir opposta, Jack e Ruseva al centro, Kosheleva e Rabadzhieva in banda e Karadayi libero; Igor con il sestetto standard, con Egonu opposta a Skorupa, Gibbemeyer e Chirichella centrali, Piccinini e Plak schiacciatrici e Sansonna libero.
“Per noi è importante aver vinto, soprattutto perché non abbiamo giocato benissimo mentre loro hanno disputato una grande partita – ha detto l’allenatore azzurro Barbolini -. Aver ribaltato il match quando eravamo a un passo dal 3-1 fino a ottenere un 2-3 da l’idea del peso della vittoria. In questo siamo state sicuramente bravissime e ora ci prepariamo per la gara di ritorno sapendo di non aver ancora ottenuto niente, che affronteremo una squadra fortissima ma che possiamo farcela. Con pazienza e con ritmo. Intanto abbiamo compiuto un primo piccolo passo”.
“Abbiamo portato a casa il successo, anche se non è stata una delle nostre migliori partite – ha ribadito Chirichella -. In vista della gara di ritorno dobbiamo alzare il livello d’attenzione e avere pazienza nei momenti complicati, quando commettiamo qualche errore. Sicuramente abbiamo perso lucidità dopo il primo set, però siamo state brave a invertire nuovamente l’inerzia dopo il terzo parziale. Ci troviamo di fronte a una squadra fortissima, non era facile vincere a Istanbul e ora non dobbiamo più commettere errori per completare l’opera”.