Condanna a 30 anni di reclusione, qualche minuto dopo le 13 di oggi giovedì 15 marzo, in Tribunale a Novara, per B.I., tunisino di 28 anni, accusato di essere l’autore del delitto della moglie Gisella Purpura, omicidio avvenuto nel pomeriggio del 22 luglio 2016 in pieno centro a Novara, lungo corso Cavour. Per lui l’accusa è di omicidio volontario.
La donna, 40 anni (ne avrebbe compiuti 41 a fine mese), era stata raggiunta da una coltellata al petto nella loro casa, un alloggio popolare di uno stabile di corso Cavour 3. La donna era scesa in strada, percorrendo le scale del condominio, per chiedere aiuto. Qui era caduta a terra e, nonostante i soccorsi, era deceduta poco dopo, in un corso Cavour pieno di gente.
Sul posto era subito intervenuta la Polizia, con Volante, Squadra Mobile e Polizia scientifica. L’uomo, che si trova in carcere a Ivrea, è stato processato con rito abbreviato. 30 anni era anche la richiesta avanzata a dicembre dal pm Ciro Caramore. Fissata una provvisionale di 180mila euro a ciascuna delle tre parti civili, assistite dall’avvocato Stefano Salvioni (i genitori e il figlio maggiore di Gisella). Il difensore del tunisino ricorrerà in Appello.