«Don Bosco sarebbe riuscito ad emergere in ogni campo tanto erano le sue capacità. Poteva diventare una grande manager o qualche cosa di simile. Ma scelse i giovani per farli crescere come buoni cristiani ed onesti cittadini. Fu forte nel suo programma e i primi ad ostacolarli furono i vicini: i giovani erano rumorosi, davano fastidio. Non si arrese e quando trovò una catapecchia gli parve una reggia. Fu robusto nel perseguire la sua missione e sul suo cammino trovò altri ostacoli, di autorità perfino del vescovo. Ma seppe continuare con caparbietà». Lo ha detto don Giuliano Palizzi, direttore del Collegio Salesiani di Borgomanero alla Messa del mattino di domenica 28 gennaio, festa di san Giovanni Bosco (la festa liturgica era mercoledì 31 gennaio).
Servizio completo sull’Informatore di venerdì 2 febbraio