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Fondazione San Gaudenzio per microcredito e tirocini assistiti

«Il mondo del lavoro in italia è completamente diverso da quello che ho conosciuto in Brasile: senza la Fondazione sarebbe stato davvero difficile trovare lavoro in meno di un anno». Bruno Papa, 29enne brasiliano, racconta così la propria esperienza di reinserimento in azienda con i tirocini assistiti offerti dalla Fondazione San Gaudenzio, nata nel 2014 per sostenere con il microcredito e la consulenza professionale chi si trova senza lavoro. Il sistemista è infatti una delle 176 persone che nel 2017 hanno avuto accesso all’orientamento offerto dall’ente diocesano. «Nel luglio 2016 mi sono trasferito per motivi familiari da San Paolo in Brasile a Borgomanero. Come sistemista informatico pensavo di trovare lavoro subito, invece per diversi mesi ho avuto grandi difficoltà. Poi tramite mio padre ho conosciuto il responsabile dei tirocini, Emanuele Erbetta, che mi ha dato una grandissima mano: appena sono stato messo in contatto con la cooperativa MultIdea ho iniziato ad imparare i fondamentali per lavorare in Italia, sia per la formazione tecnica e sia soprattutto per le leggi e la burocrazia, e ho conosciuto molte aziende e clienti». Così nel giro di quattro mesi di formazione teorica e pratica, e con l’affiancamento della fondazione, il giovane sistemista ha trovato lavoro lo scorso agosto a Milano in un’azienda di consulenza informatica. Perché, sia nel caso dei tirocini assistiti e sia nei casi del microcredito d’impresa erogato a chi voglia avviare un’attività autonoma con un’idea innovativa, quello che fa la differenza della Fondazione rispetto ad un istituto di credito è la presenza di un tutor, che segue dall’inizio alla fine l’avviamento dell’attività, fino alla totale autonomia del lavoratore. Tale è stato il caso ad esempio di Francesco Beltrami e di Luca Cerutti, appassionati di ciclismo e fondatori di Etraction, un servizio di noleggio di biciclette elettriche sul lago d’Orta. Grazie ad un accordo con vari Comuni della zona, i due giovani microimprenditori sono riusciti ad installare dei “charging point per Ebike” che permettono di ricaricare gratuitamente la bicicletta elettrica, alcune delle quali fornite dall’azienda Tock, sia sul lago d’Orta che sul Lago Maggiore e sul Mottarone. «Avere molti punti di ricarica lungo il percorso è fondamentale – spiega Beltrami – perchè l’autonomia è di circa 60-70 km e anche perchè l’operazione di ricarica dura circa un’ora e mezza. L’aiuto della Fondazione è stato fondamentale perchè è impossibile oggi accedere ad un credito se non hai una storia imprenditoriale precedente e credenziali forti. Grazie alla Fondazione abbiamo ottenuto in tempi davvero rapidi e con pochi documenti, come dovrebbe avvenire per tutte le start-up, un prestito di 10.000 euro per comprare delle bici nuove. L’idea risultata strategica era quella di promuovere il turismo ecosostenibile e di muoversi in modo ecologico con i punti di ricarica per le Ebike».

Manuela Borraccino: