Uno dei preziosi dittici eburnei della nostra città è in mostra per San Gaudenzio. Si tratta del cosiddetto “Dittico consolare di San Gaudenzio”, una delle opere d’arte di maggior interesse del nostro territorio.
Il dittico, conservato presso l’archivio della basilica di san Gaudenzio, risale al VI secolo e nelle valve interne sono riportati gli elenchi dei vescovi di Novara, scritti in epoca medievale. È stato recentemente esposto presso il palazzo vescovile nel contesto della mostra sugli Avori Rari della Diocesi, chiusa poco prima di Natale e che presentava anche il secondo dittico, quello cosiddetto della Cattedrale.
“I dittici sono preziose tavolette in avorio lavorato – come ha spiegato Simona Gavinelli, docente all’Università Cattolica di Milano nel contesto della mostra –. In epoca romana erano doni celebrativi di unioni matrimoniali e di nomine consolari. Con il cristianesimo gli originali dittici imperiali vennero riadattati come legature di evangeliari, o come contenitori dove i testi preesistenti venivano sostituiti con preghiere, immagini devozionali o liste episcopali che legittimassero la continuità della Chiesa locale. È quello che accadde a Novara per i due dittici della cattedrale e della basilica di San Gaudenzio”.
La mostra, a cura della Fabbrica Lapidea, Diocesi di Novara e Parrocchie Unite di Novara Centro, è aperta presso la Saletta Moroni Fabbrica Lapidea 10/12 e 14/18 fino al 29 gennaio.
Qui sotto alcune immagini della inaugurazione