Due ambulanze di base e una medicalizzata. E’ il numero dei mezzi di soccorso che circolano giornalmente a Novara. Un numero “normalmente” sufficiente per monitorare le richieste, ma che diventa forse un po’ troppo ‘limitato’ nei momenti dei picchi che coincidono soprattutto con epidemie influenzali e condizioni climatiche avverse. A gestire il servizio di emergenza sanitaria territoriale è il 118 che modula la risposta secondo la patologia e la criticità presentata. In caso di necessità è sufficiente comporre il numero gratuito 118 per mettersi in contatto con la Centrale Operativa e collaborare con l’operatore per ottenere la risposta sanitaria. In Centrale operano un medico e due infermieri formati e qualificati per la gestione dell’emergenza. «In questo periodo dove vi sono picchi influenzali le richieste ci mettono effettivamente un po’ in “affanno” – ci spiega il direttore della Centrale Operativa Egle Maria Valle -. L’incremento rispetto al “normale” è pari circa al 20 per cento. Soprattutto le richieste influenzali arrivano dalle necessità degli anziani o comunque, in generale, dai pazienti più fragili. Ovviamente vi è anche un incremento del numero dei ricoveri». Nell’ultimo mese (da metà dicembre a metà a gennaio) gli interventi sono stati 1500, ovvero una media di 50 al giorno. Numeri che chiaramente fanno supporre come effettivamente possano esserci difficoltà con gli attuali mezzi. Come segnalatoci anche in redazione, in questi giorni, in richieste considerate non ad alto rischio imminente, l’attesa è stata anche di oltre un’ora e mezza. Forse un po’ troppo.
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