Lucilla Giagnoni è tornata martedì 16 gennaio sul palco del Coccia di Novara. “Svestendosi” per una sera del ruolo di direttore artistico del Nuovo Teatro Faraggiana di Novara, è rientrata in quello di attrice-narratrice per accompagnare il pubblico all’ascolto di due capolavori sinfonici, l’ “Italiana” di Mendelsshon e la sinfonia “Dal Nuovo Mondo” di Dvorak, entrambe eseguite splendidamente dall’Orchestra sinfonica Mantovana, la prima opera diretta da Manuela Ranno, la seconda da Matteo Beltrami, direttore musicale del Coccia.
Lucilla si conferma una narratrice perfetta, studia prima di andare in scena, riflette sulle sue curiosità e sa trasmettere al pubblico emozioni sempre nuove. Questa volta l’ha fatto introducendo Mendelsshon riprendendo pagine dal “Viaggio in Italia” di Goethe, mentre ha scelto Vittorini e Pavese per introdurre la sinfonia di Dvorak: «Saper gettare lo sguardo altrove – tra le tante belle riflessioni della serata -, oltre i confini e oltre le differenze di cultura è la cosa più arricchente. Tutto il mondo, tutta la vita in fondo è una questione di sguardi, dobbiamo saper guardare sempre in modo nuovo e saperci meravigliare».