Dal 22 gennaio si apre l’Anno Gaudenziano. Lo rende noto la diocesi che con questa celebrazione vuole ricordare la ricorrenza dei 1600 anni dalla morte del primo vescovo di Novara che la tradizione fissa nel 418.
«In quest’anno giubilare – spiega il vicario generale della diocesi don Fausto Cossalterin un comunicato – siamo invitati, riscoprendo la figura del nostro patrono, a percorrere il cammino tracciato dal recente XXI Sinodo diocesano per costruire una Chiesa di Pietre Vive che, accogliendo l’eredità che le è stata trasmessa, continui ad annunciare il Vangelo a tutti gli uomini e le donne del nostro tempo con la stessa passione e fedeltà di Gaudenzio e dei suoi successori».
L’invito ad ogni parrocchia e Unità Pastorale Missionaria, è quella ripresentare in vari modi ai fedeli la figura del santo patrono, con momenti di riflessione e preghiera, anche valorizzando le numerose chiese presenti in diocesi dedicate a Gaudenzio.
La proposta, poi, è quella di un pellegrinaggio alla Basilica, dove sono custodite le reliquie del santo, «per chi compirà questo gesto, la Penitenzieria Apostolica ha concesso la possibilità di accogliere l’indulgenza plenaria, alle condizioni stabilite dalla Chiesa», aggiunge il vicario generale.
Per tutti i fedeli sarà possibile l’accesso ogni giorno festivo dell’anno. Per le comunità parrocchiali e i gruppi, è stato preparato un sussidio liturgico, che presenta un cammino in tre tappe: dall’antico Battistero, alla Cattedrale, sino alla Basilica.
«Possa questo Anno gaudenziano – conclude don Cossalter – aiutarci a riscoprire la bellezza delle nostre tradizioni per restarne fedeli e rendere più spedito il cammino che è davanti a noi».
L’ “Anno gaudenziano”, hanno stabilito il Vescovo Franco Giulio Brambilla e il Consiglio Episcopale Novarese, durerà dal 22 gennaio 2018, giorno della celebrazione della memoria di San Gaudenzio, fino al 22 gennaio 2019, quando la ricorrenza sarà nuovamente celebrata nella Basilica della città