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    Categories: Novarese

In Duomo albero di Natale donato da Federpensionati Coldiretti di Novara-Vco

Tradizione rispettata. Anche quest’anno la Federpensionati Coldiretti di Novara-Vco ha donato alla cattedrale di Novara l’albero di Natale, che si ‘acceso’ a partire da questo weekend, che coincide con il Ponte dell’Immacolata.

Ad allestirlo, nello quadriportico antistante la Cattedrale, una delegazione di pensionati della Coldiretti interprovinciale con il loro presidente Emilio Simonelli: “Un omaggio al vescovo e a tutta la comunità novarese: si tratta certamente di una produzione di nicchia per il nostro territorio, ma l’eterogeneità della nostra agricoltura è, per essa, un importante punto distintivo”.

 

L’azienda  Console si trova a Oleggio in località Farazzina: la produzione degli alberi di Natale è una tradizione iniziata nel 2000, con la piantumazione di 14.000 talee di piccoli abeti: una vera particolarità, dato che in Italia gli alberi naturali sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari.

In queste aree, in particolare, la coltivazione degli abeti svolge un ruolo importantissimo, poiché interessano soprattutto terreni marginali altrimenti destinati all’abbandono e contribuiscono a migliorare l’assetto idrogeologico delle colline ed a combattere l’erosione e gli incendi. Grazie agli alberi di Natale è quindi possibile mantenere la coltivazione in molte aree di montagna con il terreno lavorato, morbido e capace di assorbire la pioggia in profondità prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie diminuisce il pericolo d’incendi.

L’azienda oleggese rifornisce diversi garden sia in Piemonte che nella vicina Lombardia: “L’offerta dell’abete ‘made in Oleggio’ alla Cattedrale rinsalda il legame che Coldiretti ha con l’intera società civile, ed è molto bello farlo mentre si avvicina il periodo del Natale” afferma il presidente di Coldiretti Novara Vco Sara Baudo. “Oltre a camelie e acidofile, anche la produzione di abeti natalizi è una realtà che merita di essere conosciuta, importante anche dal punto di vista della tradizione e del rispetto dell’ambiente”.

 

L’usanza di ornare un albero sempreverde in occasione del Natale è originaria della Germania del VII secolo, dove gli abitanti erano soliti addobbare le querce con pietre colorate che col passare del tempo vennero sostituite con ghirlande, nastri e frutti colorati. Questa pratica venne sempre più collegata alla festività del Natale al punto che si finì per sostituire le querce con gli abeti in quanto, la loro forma triangolare poteva simboleggiare la Santissima Trinità.

Redazione: