“Rmantin d’una bota” (Romentino di una volta) è il tema scelto dalla Pro Loco romentinese per il Tacuìn dal 2018, presentato ufficialmente lo scorso sabato 2 dicembre nella sala Mons. Donetti dell’oratorio. Al saluto iniziale del presidente Gianni Locatelli, che con commozione ha ricordato i collaboratori scomparsi M. Grazia Porzio e Carletto Colombo, sono seguiti gli interventi di Gilberto Stevenazzi, Mirco Fornaroli e Reginio Porzio, che hanno collaborato alla stesura dei testi del nuovo calendario. Filo conduttore è l’indagine medico igienico statistica del dottor Giuseppe Gnocchi, medico condotto a Romentino a partire dal 1876. Nel 1881 l’indagine viene condotta per conoscere le condizioni igieniche dei contadini romentinesi, in una comunità ancora memore dell’epidemia di colera che l’aveva colpita nel 1867, provocando 162 vittime su una popolazione di 2300 abitanti. Queste e altre interessanti informazioni sono contenute nelle pagine del calendario, insieme alla citazione dei rimedi popolari che si utilizzavano comunemente e a molti modi di dire tipici del dialetto romentinese. Come da tradizione, l’ultima pagina del calendario, che sarà possibile acquistare allo stand della Pro Loco l’8 dicembre in occasione del ‘Natale coi fiocchi’, riporta la poesia in dialetto romentinese scritta da Gianni Porzio (Mureuta) e letta da Franca Occhetta a conclusione della presentazione del calendario. I brevi interventi del sindaco Alessio Biondo e del parroco don Luigi hanno preceduto l’aperitivo che la Pro Loco ha voluto offrire a tutti i presenti.
- 7 anni ago
Redazione
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